Olio di Borragine

La borragine, borrago officinalis, e' una pianta molto comune, facilmente riconoscibile per i fiori violacei e le foglie pelose. E' facile trovarla in Primavera o inizio Estate sui bordi delle strade, sui cigli dei sentieri collinari ben soleggiati.

Dai semi della borragine si ottiene un olio delicato ma molto costoso e interessante dal punto di vista della cosmesi naturale.

Da tempo si e' scoperto che l'olio di borragine ha la proprieta' di combattere i cosiddetti radicali liberi, quindi di ritardare l' invecchiamento delle cellule.

L'olio di borragine viene venduto come olio o in perle gelatinose ripiene di olio appunto.

 

Famiglia: borraginacee

Habitat: Centro italia e sud.

Il nome borragine, come la provenienza della pianta stessa è incerto. Deriverebbe dal latino "borra", ovvero, lana grezza, data la sua struttura pelosa che ricorda in qualche modo la lana da lavorare.

La scoperta delle proprietà dell’olio di borragine, dovute agli acidi grassi poliinsaturi Omega-6 (fattore vitaminico F) è abbastanza recente.

L'olio di semi di Borragine (Borago officinalis) - spremuto a freddo - rappresenta la fonte più importante di acido gamma-linolenico (GLA), un acido grasso semiessenziale appartenente alla famiglia degli omega-sei. L'acido gamma-linolenico viene normalmente sintetizzato dall'organismo a partire dal linoleico, un acido grasso contenuto soprattutto nella frutta secca e negli oli vegetali. Sono invece molto rare le fonti naturali di GLA, contenuto in percentuali importanti soltanto nell'olio di borragine ed in quello di Enotera e diRibes nero.

L'utilità di introdurre supplementi dietetici a base di acido gamma-linolenico deriva dal calo di attività dell'enzima Delta-6 desaturasi (coinvolto nella conversione dell'acido linoleico in GLA) durante l'invecchiamento, nel corso di svariate malattie (come il diabete) e in presenza di una dieta ricca di acidi grassi saturi o idrogenati, ma povera di vitamine. Le virtù dell'olio di Borragine sono legate al ruolo del GLA nell'organismo. Questo acido grasso, convertendosi in acido diomogamma-linolenico (DGLA), favorisce la produzione delle prostaglandine della serie 1 (PGE1), dotate di attività antiaggregante piastrinica, cardioprotettiva, antiaterogena, vasodilatatrice ed antinfiammatoria. Antagonizza inoltre la prostaciclina e le PGE2 (che hanno effetti opposti alle PGE1) ed è dotato di proprietà eudermiche ed immunostimolanti.

Su questi presupposti metabolici si basano molte proprietà terapeutiche descritte per l'olio di borragine.

Borrago officinalis - indicazioni

 

 

Olio di borragine 
Car. Organolettiche:liquido limpido marrone chiaro,odore caratteristico 
Solubilità:insol.in H2O,parz.sol.in alcool,misc.con oli,esteri di ac.grassi 
Titolo FU o altro testo:min.24% in ac.gamma-linolenico(produtt.) 
Categoria terapeutica: elemento nutrizionale,usato anche nel trattamento dell'eczema atopico 
Tossicita': DL50 nel topo e nel ratto superiore a 2000 mg/kg 

Indicazioni della La borragine, borrago officinalis: 

All'olio ottenuto dai semi di borragine vengono attribuiti le seguenti azioni curative: 
1) Azione protettiva cutanea: l’olio di borragine rappresenta un importante integrazione per mantenere una corretto equilibrio della cute: i suoi principi attivi partecipano infatti in numerosi processi fisiologici, prevenendo l’insorgenza di diverse patologie distrofico-infiammatorie. Migliorano le condizioni cliniche nei soggetti affetti da dermatiti. Favoriscono inoltre il mantenimento di una cute elastica: ottimi risultati sono stati ottenuti nella disidratazione cutanea. 
2) Azione antiallergica: acido linoleico e ac. gamma-linolenico competono con l’acido arachidonico nella sintesi delle prostaglandine e favoriscono la produzione delle prostaglandine Serie I (le cosiddette prostaglandine "buone"), mostrando così un effetto positivo nelle reazioni da ipersensibilizzazione a determinati fattori. 
3) Azione cardiovascolare: in particolare l’ac. gamma-linolenico impedisce l’aggregazione piastrinica lasciando liberi i vasi arteriosi, migliorando la circolazione e il funzionamento cardiaco, sempre grazie all’aumentata sintesi di prostaglandine Serie I, che fra l’altro abbassano anche la pressione arteriosa e inibiscono la sintesi endogena di colesterolo. 

Nonostante quanto detto sinora bisogna ricordare un importantissimo dettaglio metabolico:

una volta ingerito, l'acido GLA viene convertito facilmente in dihomogamma-linolenico (DGLA), per opera di una elongasi (enzima che partecipa alla sintesi dell'arachidonato). Purtroppo il DGLA, pur essendo dotato di proprietà antiflogistiche, è a sua volta precursore dell'acido arachidonico (AA), che ha effetti proinfiammatori, e viene ottenuto sempre ad opera di una desaturasi (delta-5). Alti livelli di acido arachidonico deprimono l'attività immunitaria ed esaltano la risposta infiammatoria, proprio il contrario di quanto fatto dal loro precursore presente nell'olio di semi di Borragine. Dal momento che la dieta dei Paesi occidentali, a detta degli esperti, è già troppo ricca di acidi grassi appartenenti alla serie omega-6 (GLA, DGLA e AA), non si capisce il motivo per cui persone sane dovrebbero ricorrere all'olio di semi di Borragine. Se questo non viene associato ad adeguati livelli di EPA e DHA (contenuti nel pesce, negli oli di origine ittica ed in specifici integratori), potrebbe infatti aver effetti opposti a quelli sperati. EPA e DHA sono infatti fondamentali per bilanciare gli effetti negativi dell'acido arachidonico, ma la loro sintesi a partire da un precursore contenuto nei semi di lino e nelle noci (Acido alfa-linolenico), è ostacolata dalla contemporanea assunzione di omega-sei a dosaggi importanti.In definitiva, se l'olio di Borragine si associa ad una dieta già ricca di oli di semi e povera di pesce, si rischia di ottenere effetti diametralmente opposti a quelli pubblicizzati dai produttori.

fonti

http://www.my-personaltrainer.it/nutrizione/olio-borragine.html http://www.erbe-officinali.com/borragine.html http://www.erboristeria.eu/prodotti.php?art_cod=O5BOKO