Si tratta di una malattia congenita caratterizzata dalla formazione di una cavità – una “siringa”, appunto – nel tronco encefalico o nel midollo spinale a livello del collo. Alcune razze
di cani – come per esempio il Cavalier King Charles Spaniel o il Dalmata – presentano una particolare conformazione che rende la parte posteriore della teca cranica e la parte iniziale del canale
cervicale più stretta del normale. In questi casi, nella parte posteriore del cervelletto, può facilmente verificarsi un’ernia in cui si raccoglie il liquor – il liquido cerebrospinale che
protegge e irrora il midollo spinale – che va a raccogliersi in una specie di cavità. Gradualmente, quest’ultima si espande, continuando a riempirsi di liquor e provocando, con il tempo, gravi
lesioni alle fibre nervose.”
I sintomi iniziali? Il cane si isola, ansima, guaisce quando lo si tocca, si gratta con accessi parossistici, sembra inciampare spesso, la testa si abbassa gradualmente e si manifesta una
perdita dell’equilibrio. Mano a mano che la malattia progredisce l’animale perde la sensibilità delle zampe anteriori e non riesce a mantenersi in piedi. La muscolatura si indebolisce, si
atrofizza e diventa ipotermica. In più si verifica una diminuzione, più o meno marcata, della sensibilità tattile. Infine la paralisi si estende al tronco posteriore e il cane arriva alla
paralisi completa.
“I sintomi della siringomielia – spiega la dottoressa Lotti – sono vari e fino a un certo punto, parzialmente inavvertibili. Solo l’occhio esperto del neurologo può identificare la
particolare posizione della testa che il cane affetto da questa patologia assume. Il più delle volte, invece, la sintomatologia viene confusa con manifestazioni di artrosi cervicale, con dolori
muscolari o con i sintomi dell’ernia cervicale.”
GLI ESAMI E LA DIAGNOSI
L’unico esame che può confermare la diagnosi di siringomielia è la Risonanza Magnetica. Ma che fare nel momento in cui si conferma la diagnosi? “Innanzitutto – spiega Donatella Lotti – è
bene precisare che lo specialista d’elezione per questo tipo di malattia è il neurologo. La siringomielia è una malattia incurabile, che può però essere tenuta sotto controllo con specifiche
terapie.”
In tutti i casi, è bene sapere che la siringomielia è una malattia grave che causa al cane dolori continui molto forti. “Non a caso – conclude Donatella Lotti – si usano farmaci
antidolorifici per mitigare il dolore. Farmaci, come già detto, da usare sempre insieme a opportune terapie per evitare una progressione inarrestabile della malattia.”
In Gran Bretagna è stata istituita una “banca dati” per raccogliere tutti i pedigree dei cani affetti da siringomielia. Sarebbe opportuno che ciò avvenisse anche in Italia, per evitare
che la malattia si diffonda soprattutto in razze – come il Cavalier King Charles Spaniel – in un certo qual modo “a rischio”.
Autore: Dognet da http://www.dognet.it/
SEGNI CLINICI
Il più importante segno è il dolore. Comunemente è localizzato nella regione del collo e può essere intermittente. Spesso peggiora nelle ore notturne e al risveglio; è esacerbato dagli sbalzi di temperatura,dalle emozioni o legato alla postura ad esempio per dormire assumono una posizione con la testa sollevata. Possono mostrare una eccessiva sensibilità alla palpazione su un lato del collo,su orecchie,spalla e sterno. Spesso i cani colpiti si grattano insistentemente in una zona della spalla, orecchie, collo o sterno,in genere da un solo lato, mentre il cane è in movimento e, talvolta, senza un effettivo contatto con la pelle.
ETA' IN CUI SI MANIFESTA LA MALATTIA
Segni clinici di Syringomyelia secondaria ad ipoplasia occipitale si riscontrano di solito tra i 6 mesi ei 3 anni di età. Le forme più gravi
tendono a presentarsi prima dei due anni.
In Italia è difficile trovare descrizioni esaurienti,se ne parla poco. In un certo senso è una fortuna,negli allevamenti di cavalier king del nostro Paese è poco diffusa,nonostante l’alta
incidenza in questa razza.
Purtroppo malattie,siano esse infettive o di origine genetica,poco diffuse nei cavalier nostrani,lo sono invece tra quelli importati illegalmente dall’Est.
Molta attenzione a questa malattia viene invece rivolta all'estero proprio a causa della sua diffusione.
Vi propongo due trattazioni dell'argomento,una di un sito statunitense e l'altra è un documento contenuto in un sito inglese,entrambe sono molto accurate. Metto solo in evidenza che le
percentuali di diffusione della syringomyelia qui citate non si riferiscono alla nostra Nazione.
Raccomando ancora di rivolgersi sempre ad allevamenti seri,dove viene fatta un'attenta selezione in modo da escludere dalla riproduzione i soggetti malati o i riproduttori dal cui
accoppiamento siano nati cuccioli malati.
Per la scelta consapevole dell'allevatore cui affidarsi potete leggere "la scelta dell'allevamento"
Allego ai link dei siti sopra menzionati la loro traduzione,è stata fatta con un traduttore online,ma è comunque comprensibile…non potevo fare altrimenti vista la mole del materiale da
tradurre.